Centaurium erythraea,
Centaurea minore
La piccola Centaurea minore, che può passare inosservata, l’ho salvata dall’arrivo del “feroce decespugliatore”, sono riuscito a fare le foto prima dell’arrivo dell’operatore e poi ho prelevato la piantina e lo trapiantata nel mio giardino in un aiuola, al di la delle necessità di pulizia penso che sia importante conoscere e apprezzare le comuni erbe e fiori, che anche se piccoli e non appariscenti, nascondono una storia e delle proprietà importanti.
Luogo di osservazione Calcinaia (Pisa).

La Centaurea Minore, un Tesoro della Fitoterapia
Centaurea minore o “cacciafebbre”, è una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Gentianaceae, diffusa in Europa, Asia e Africa settentrionale. Riconosciuta per le sue delicate fioriture rosa (raramente bianche), questa pianta vanta una lunga storia di utilizzo nella medicina popolare e continua ad essere apprezzata in erboristeria per le sue molteplici proprietà.

La Centaurea minore si presenta con un fusto eretto, quadrangolare, che può raggiungere i 50-60 cm di altezza, spesso ramificato nella parte superiore. Le foglie basali sono disposte a rosetta, mentre quelle cauline sono più piccole e strette. I fiori, raccolti in corimbi, sono caratterizzati da cinque petali di un vivace colore rosa, misurano meno di 1 centimentro. Il nome “erythraea” deriva proprio dal greco “erythros”, che significa “rosso”, in riferimento alla tonalità dei suoi fiori. Il suo habitat sono i pascoli le brughiere e luoghi erbosi dal mare fino alla monagna. Fiorisce da maggio a settembre, il tempo balsamico per la raccolta è luglio. Attualmente non è inclusa nelle specie protette.

Ecco alcuni dei nomi comuni con cui è conosciuta la Centaurium erythraea:
Centaurea minore
Biondella
Cacciafebbre
Erba china: (in alcuni contesti)
Centauro maggiore: (erroneamente, a volte)
Erythraea Centaurium: (sinonimo)
Gentiana centaurium: (sinonimo)
Erythraea maritima: (sinonimo)
Inoltre, a seconda delle regioni o dei dialetti, possono esistere altri nomi locali, come ad esempio:
Èiba di freba: (Sardegna)
Èiva ‘e sa malàrica: (Sardegna)
Erba de china: (Sardegna)
Zentàura: (Sardegna)
Brundaioba: (alcune regioni)
Brundaiola: (alcune regioni)

La Leggenda di Chirone e la Centaurea Minore

Da Wikipedia
Il nome stesso della pianta, “Centaurea“, ci riconduce direttamente alla mitologia greca e al saggio Chirone, il più famoso dei Centauri.
Chirone era una figura unica: a differenza degli altri Centauri, spesso raffigurati come esseri rozzi e selvaggi, lui era noto per la sua saggezza, la sua conoscenza della medicina, della caccia e della musica. Fu precettore di molti eroi greci, tra cui Achille, Eracle, Giasone ed Esculapio.
La leggenda narra che Chirone utilizzò proprio questa pianta, la Centaurium erythraea, per curare una ferita che si era procurato accidentalmente. Alcune versioni del mito dicono che si ferì con una freccia avvelenata lanciata da Eracle, destinata a un altro Centauro. Nonostante la sua immortalità, la ferita lo tormentava, e fu grazie alle virtù di questa umile pianta che riuscì a trovare sollievo o addirittura guarigione.
Questa associazione con Chirone ha contribuito a rafforzare la fama della Centaurea minore come pianta dalle grandi proprietà curative, soprattutto per le ferite e i mali interni. La leggenda sottolinea non solo l’efficacia della pianta, ma anche l’antica saggezza erboristica che si credeva posseduta da esseri mitologici come Chirone.

Principi Attivi
Le proprietà benefiche della Centaurium erythraea sono attribuite alla ricchezza dei suoi principi attivi, tra cui spiccano:
Glicosidi iridoidi come la swertiamarina, la sweroside e la gentiopicroside, responsabili del caratteristico sapore amaro della pianta e delle sue virtù digestive.
Flavonoidi: come apigenina, luteolina e quercetina, noti per le loro proprietà antiossidanti.
Acidi fenolici: tra cui l’acido caffeico, ferulico e gentisico.
Triterpeni e steroli.
Alcaloidi piridinici (in tracce).

Proprietà e Usi Tradizionali
La Centaurea minore è da secoli un pilastro della medicina tradizionale, impiegata per una vasta gamma di disturbi. Le sue proprietà principali includono:
Digestive e aperitive: i principi amari stimolano la produzione di succhi gastrici e bile, favorendo l’appetito e una migliore digestione. Per questo motivo, viene impiegata anche in liquoreria.
Febbrifughe: tradizionalmente usata come “cacciafebbre” per abbassare la temperatura corporea.
Depurative: contribuisce alla depurazione dell’organismo, con benefici anche per la pelle.
Antinfiammatorie e antipiretiche: studi su animali hanno evidenziato queste attività.
Antibatteriche e antimicotiche: dimostrata attività contro vari microrganismi.
Epatoprotettive e gastroprotettive: può supportare la funzionalità epatica e proteggere la mucosa gastrica.
Diuretiche: favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso.
Antidiabetiche: alcune ricerche preliminari suggeriscono un potenziale effetto ipoglicemizzante.
Cicatrizzanti: le foglie fresche pestate venivano impiegate per disinfettare le ferite e favorirne la guarigione.
Toniche: può avere un’azione tonica generale, utile in caso di stanchezza e astenia.
Nella medicina popolare, la Centaurea minore è stata utilizzata per trattare disturbi gastrici, disfunzioni epatiche, parassitosi intestinali, calcoli renali, rinite e anche come rimedio ipotensivo.
Ho riportato le informazioni sulle sue proprietà e principi attivi che sono reperibili nella rete o su i libri di botanica e fitoterapia. L’uso di piante per scopi medicinali, noto come fitoterapia, richiede grande attenzione e precauzioni. È fondamentale consultare un medico o un professionista qualificato prima di utilizzare qualsiasi pianta per curare o prevenire malattie. Le piante medicinali possono interagire con farmaci, causare allergie o avere effetti collaterali, quindi è essenziale essere informati e cauti.
Come detto sopra, ho prelevato delle piantine di Cacciafebbre, prima che passasse il decespugliatore, e le ho trapiantare nel mio giardino, sperando che possono continuare la loro vita.



La Centaurium erythraea rappresenta un esempio significativo del vasto patrimonio di piante medicinali che la natura ci offre, che ci deve sensibilizzare verso il rispetto e la cura di questo patrimonio, e nello stesso tempo farci avvicinare al mondo della natura e alla sua biodiversità e salvaguardala. Vorremmo anche continuare a notare, stupirci e a meravigliarci di questi esseri viventi che condividono con noi il nostro pianeta.
Bibliografia: “Le nostre erbe e piante medicinali” Giorgio De Maria, Fratelli Melita Editore
https://it.wikipedia.org/wiki/Centaurium_erythraea
“Il contenuto di alcune parti di questo articolo è stato generato da Gemini e successivamente
revisionato e ottimizzato da me, Giuseppe Granato.”
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