Tra il fruscio dell’erba e il richiamo lontano di un canto, il cielo si anima di presenze leggere. Gli uccelli, con le loro piume intessute di luce e vento, tracciano rotte invisibili sopra paesaggi sospesi. Ogni incontro è un frammento di meraviglia: uno sguardo che si posa su un volo improvviso, un attimo di silenzio che custodisce il segreto della natura. Questa sezione è un invito a rallentare, ad ascoltare e a lasciarsi guidare dallo sguardo verso orizzonti dove il tempo sembra fermarsi.

In questo spazio, ogni fotografia è un incontro. Non una collezione ordinata, ma una successione di attimi sospesi: voli, sguardi, presenze leggere che attraversano il cielo e il tempo. Ogni immagine è seguita da un pensiero, una traccia di parola che prova a restituire ciò che lo sguardo ha colto e il cuore ha trattenuto. Qui si cammina lentamente, tra il fruscio dell’erba e il richiamo lontano di un canto, lasciandosi guidare dalle ali e dai silenzi.

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Nel cielo terso, il gabbiano reale attraversa lo spazio come un pensiero che si distende. Il suo volo non cerca meta, ma ascolta il vento, si lascia portare. In quell’istante sospeso, tra luce e silenzio, il mondo sembra trattenere il fiato. E noi, da terra, possiamo solo osservare e lasciarci attraversare dalla sua libertà.

Il volo è solo all’inizio. Altri sguardi alati si poseranno qui, uno alla volta, come frammenti di cielo.