Pareidolie e altre visioni
In questa sezione raccolgo frammenti visivi che sfuggono alla logica del quotidiano. Sono sguardi obliqui, dettagli trascurati, forme che si trasformano in volti, animali, sogni — pareidolie che emergono dal caos e si fanno racconto. Ogni immagine è un invito a guardare oltre, a rallentare, a lasciarsi sorprendere da ciò che non si vede subito. È il mio modo di dialogare con il mondo: non descriverlo, ma ascoltarlo quando sussurra.
Un paesaggio marino al tramonto, dove la roccia diventa volto e il confine tra realtà e visione si dissolve. È il mio invito a guardare oltre.
Foto scattata sul litorale livornese, zona Romito, al tramonto, quando la luce cala e le ombre avanzano. Prendono forma giochi di immagine e silenzio, dove il profilo delle rocce si fa racconto e il cielo si dissolve in sfumature che sanno di memoria. In quell’istante sospeso, il mare tace e osserva, e ogni dettaglio, una piega della pietra, un riflesso dorato, diventa presenza.
È il tempo lento della soglia, dove il giorno si congeda con grazia e la notte si affaccia con rispetto.
