In occasione della visita organizzata dagli amici di Esplorazioni Urbane, è stato possibile visitare questo ameno e affascinante luogo nella campagna toscana e più esattamente nel comune di Palaia nella frazione di Montefoscoli. Grazie all’assistenza delle preparate guide Sheila e Erica di CdB Valdera Tuscany, è stato possibile visitare gli interni del Tempio e conoscerne la storia e curiosità sfatando anche alcune voci su questo singolare luogo.

Tempio Minerva Medica a Montefoscoli (Pisa)
Il Tempio di Minerva Medica


Il tempio su idea di Andrea Vaccà-Berlinghieri, professore di medicina all’università di Pisa e fondatore della scuola pisana di chirurgia e l’innovatore della chirurgia in Italia, e progettato dal architetto Ridolfo Castinelli, accomunati da genio creativo e passioni comuni e coetanei.
Come cita l’epigrafe posta sopra l’entrata il tempio e dedicato a ricordo del padre di Andrea, Francesco Vaccà-Berlinghieri, capostipite della famiglia Vaccà-Berlinghieri derivata dall’unione dei nobili Vaccà con i più ricchi Berlinghieri. Luminare di fine 700 in medicina anatomica a Pisa, soprannominato’ “Ippocrate toscano”, avendo grandi capacità diagnostiche con grande passione per la medicina e predisposizione nei confronti dei pazienti.

Epigrafe di dedica del Tempio
Epigrafe di dedica del Tempio


Uomo di larghe vedute, con pensieri liberi vicino alla filosofia della rivoluzione francese, crescendo i suoi tre figli con questi ideali e valori.
Una famiglia dedicata alla medicina e di vedute illuministe, impegnati in campo sociale.
Non mi dilungherò, in molti aspetti relativi alle vicissitudini della famiglia Vaccà-Berlinghieri, che potrete conoscere se vorrete visitando il Tempio mediante le preparate guide.

Busto in terracotta di Francesco Vaccà Berlinghieri, presso Museo Casa Vaccà a Montefoscoli
Busto in terracotta di Francesco Vaccà Berlinghieri, presso Museo Casa Vaccà a Montefoscoli


Certo fa impressione trovare nella campagna toscana nascosta in un bosco di lecci, un tempio dedicato a una divinità pagana: Minerva Medica, la dea della saggezza, della conoscenza, dell’ingegno e delle arti utili, rappresentata dalla civetta dallo sguardo acuto che penetra nel buio e a portare la luce della conoscenza, conoscenza nell’ignoranza, come anche fa anche l’olio derivato dall’olivo usato nelle lampade. La dea Minerva era anche definita medica per il suo potere di curare i suoi fedeli grazie alle acque a fanghi e ad erbe, quindi Andrea Vaccà Berlinghieri, quale medico e chirurgo di fama internazionale volle dedicargli questo tempio.
Ma probabilmente questo tempio, in onore al padre, poteva avere anche altre funzionalità.

Benché sapientemente celate sono evidenti le simbologie massoniche e per certo si sono tenute in questo luogo riunioni massoniche anche se forse per breve periodo. Certamente lo stesso Andrea Vaccà Berlinghieri ha usato questo luogo per le sue ricerche anatomiche su cadaveri di persone, non richieste, senza famiglia, e trafugate dall’obitorio di Pisa, e probabilmente faceva assistere anche i suoi studenti alle sue lezioni e ai sui esperimenti di galvanismo, al tempo l’uso di cadaveri per studi anatomici era illegale e quindi Andrea poteva venire in questo posto più isolato. Dove poi seppelliva i corpi nella campagna circostante

Busto di marmo di Andrea,  presso Museo Caca Vaccà Berlingieri a Montefoscoli
Busto di marmo di Andrea, presso Museo Caca Vaccà Berlingieri a Montefoscoli


Alcuni sostengano che in precedenza il padre Francesco, avesse in questo luogo il suo laboratorio di studio e ricerca e portasse avanti non solo studi di anatomia ma anche esperimenti di galvanismo, su cadaveri umani, secondo questi ultimi questo laboratorio si troverebbe in un vano sotto l’attuale tempio di Minerva Medica. A questa ricerca si è dedicata in passato la trasmissione “Mistero”.

Ce un particolare interessante relativo al famoso romanzo di Mary Shelley “Frankstein”, il romanzo fu scritto nel 1816 e pubblicato nel 1818, il tempio si inizio a costruire nel 1821, quindi il romanzo non poteva essere ispirato a questo posto, però Mary conobbe personalmente Andrea Vacca Berlighieri durante il suo soggiorno in Italia sia per ricorrere alle sue cure e sia per amicizia. Quindi Mary Shelley era a conoscenza della fama di luminari della medicina dei Vaccà Berlinghieri e del particolare soprannome di Francesco conosciuto in tutta Europa come “Francesco delle pietre” per i suoi studi specialistici e per aver sviluppato tecniche per la cura dei calcoli renali, a qui tempi definiti pietre.

Non solo, Eusebio Valli discepolo di Francesco Vaccà Berlinghieri, scrive degli esperimenti di galvanismo già nel 1793, Valli conosceva William Godwin, padre di Mary, dal 1807.
Qualcuno ritiene che Mary nel scrivere il suo romanzo attinga dagli appunti dei loro esperimenti.

E’ comunque suggestiva la traduzione del soprannome di Franceco Vaccà Berlinghieri: “Francesco delle pietre” diventa “Franz von den Steinen” in tedesco e “Francis of the stones” in inglese.

strumenti chirurgici della Famiglia, presso Museo Casa Vaccà Berlinghieri, Montefoscoli trapano per cranio perforatori a vite
strumenti chirurgici della Famiglia, presso Museo Casa Vaccà Berlinghieri, Montefoscoli


Il Tempio in stile neoclassico, con colonne esterne con capitello ionico, si suddivide in un vestibolo a sezione rettangolare, rappresentante lo spazio terreno, due colonne con capitello corinzio, simboleggianti le colonne d’Ercole e una sala a forma semicircolare che rappresenta lo spazio celeste, con una volta con stelle a sei punte. Tramite una stretta scala a chiocciola si accede al piano superiore dove ci sono alcune piccole stanze e si accede al balcone che da sulla sala semicircolare, su questo balcone si poneva l’orchestra durante le feste da ballo.


Il tempio fu finito di essere costruito nel 1823, tre anni dopo nel 1826 Andrea muore a 54 anni. Comunque nel corso del tempo il tempio fu usato anche come luogo per incontri letterari dalla vedova di Andrea, Sophie Caudeiron, e per feste da ballo.
Durante la seconda guerra mondiale l’esercito tedesco pose qui il suo quartier generale, abbandonato per decenni, negli anni settanta del secolo scorso fu usato come granaio, contribuendo alla rovina del pavimento, un pavimento alla veneziana. Comunque il tempio e rimasto intero e originale dalla sua costruzione, e continua ad appartenere agli eredi della famiglia, ed è in attesa di un importante restauro.

I discendenti della famiglia nel 1914, davanti al Tempio. Foto presso Museo Casa Vaccà Berlinghieri Montefoscoli
I discendenti della famiglia nel 1914, davanti al Tempio. Foto presso Museo Casa Vaccà Berlinghieri Montefoscoli


Oggi grazie a CdB Valdera Tuscany, è possibile visitare il luogo, e vi vengono organizzati anche eventi come escape room e mostre d’arte.

https://www.cdbvalderatuscany.it/

Nelle gallerie che seguono le foto dell’esterno del Tempio, dell’interno e delle opere in mostra all’interno del Tempio al momento della nostra visita.


L’esterno del Tempio di Minerva Medica

Gli interni del Tempio

La mostra delle opere eco-art dell’ artista Letizia Cucciarelli


All’interno del tempio si sono potute apprezzare alcune opere dell’artista bolognese Letizia Cucciarelli

https://www.lanazione.it/pisa/cronaca/arte-ed-eco-art-al-tempio-di-montefoscoli-1.7604327

https://www.dadaletizia.com/

Tempio Minerva Medica, schizzo dell'artista Aurora Granato, sul libro dei visitatori
schizzo dell’artista Aurora Granato, sul registro dei visitatori

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