Un originale caratteristica dell’ospedale sono i padiglioni distribuiti su vari livelli secondo la conformazione delle colline. Questa distribuzione permetteva di avere dei locali con una buona esposizione solare e di godere di vedute panoramiche. Questa è stata l’idea di Aurelio Caioli, Presidente della congregazione di Carità che incaricò l’ingegnere Filippo Allegri a realizzare un progetto che tenesse conto della sua impostazione.

Una parte dei padiglioni fu edificata per ospitare i degenti, mentre un’altra fornì gli spazi per accogliere le attività di supporto e servizi indispensabili per la comunità.

I padiglioni furono titolati a personaggi illustri della medicina e della cultura.

Visita ai padiglioni


Con la chiusura dell’ospedale psichiatrico nel 1978, dopo la legge 180, alcuni padiglioni sono i stati convertiti in strutture ospedaliere, altri sono in stato di abbandono, questi ultimi allo stato attuale sono visitabili solo dall’esterno perché pericolanti, la mia documentazione fotografica e quindi solo esterna.

Grazie però al lavoro svolto dall’associazione “Esplorazioni Urbane” nel corso degli anni, potete visionare le foto degli interni nelle loro gallerie


www.esplorazioniurbane.it


manicomiodivolterra.it/rodolfo-tagliaferri-fotografo/

Livi


Conosciuto come “reparto delle urlanti”, la costruzione fù completata nel 1914, sotto la direzione di Luigi Scabia.
Edificio di tre piani e una forma planimetrica a C. Deve il suo nome a Carlo Livi, medico di origine pratese, professionalmente attivo nella seconda metà dell’800.


it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Livi

padiglione Livi, Volterra
Padiglione Livi, foto settembre 2021


il Padiglione Livi è stato un reparto per ammalate, per lo più destinate per ricovero volontario che non coatto, con permanenza temporanea. Le pazienti potevano uscire, occuparsi di lavoretti nei centri sociali, quali ricamo o dipinto, oppure con i loro sussidi potevano fare acquisti personali allo spaccio del Manicomio o accompagnare le operatrici a far la spesa. Ciò ne incentivava senza dubbio il recupero dell’autonomia e della dignità, in una dimensione di umanità.


manicomiodivolterra.it/padiglione-livi/

Il padiglione Livi è stato abbattuto a ottobre 2021 come riportava il seguente articolo:

www.agenziaimpress.it/ex-livi-al-via-le-operazioni-di-demolizione/

padiglione Livi
padiglione Livi
padiglione Livi
padiglione Livi, Volterra, particolare finestra
Livi particolare finestra
Padiglione Livi, Volterra
padiglione Livi
Area ex Livi, lavori di costruzione nuovo parcheggio, foto agosto 2022
Area ex Livi, lavori di costruzione nuovo parcheggio, foto agosto 2022

Claude Bernard

Padiglione Claude Bernard, Volterra
padiglione Claude Bernard

Edificio dedicato a Claude Bernard sede della cucina dal 1918, provvedendo ai pasti dei pazienti e personale.

it.wikipedia.org/wiki/Claude_Bernard

Ramazzini

padiglione Ramazzini, Volterra
Padiglione Ramazzini vista da via Luigi Scabia

La sua costruzione risale al 1917, in onore a Bernardino Ramazzini medico e scienziato

it.wikipedia.org/wiki/Bernardino_Ramazzini

Sembra che fosse attrezzato come mulino e probabilmente, ospitava ai piani superiori i pazienti e gli operatori addetti a quel servizio. Dal 1970 furono ricoverate in questo padiglione un gruppo di donne sarde che ha motivo della loro lingua e dei loro movimenti stereotipati erano ritenute patologiche. Una volta abbandonato l’edificio, è stato usato dall’artista volterrano Mino Trafeli come suo studio.

it.wikipedia.org/wiki/Mino_Trafeli

Allo stato attuale è in totale abbandono.

manicomiodivolterra.it/reparto-ramazzini/

Padiglione Ramazzini, Volterra ex manicomio
Veduta Ramazzini
Padiglione Ramazzini, Volterra ex manicomio
Veduta Ramazzini
Padiglione Ramazzini, Volterra ex manicomio
Ramazzini particolare

Particolare osservabile sulla facciata del Ramazzini su via Luigi Scabia, con la caduta dell’intonaco si è resa visibile una pietra con un incisione “RICORDO PRIGIONIERI DI GUERRA AUSTRIACI 1917” a quanto pare i muratori durante la costruzione del l’edificio hanno fatto questa incisione per ricordare il gruppo di prigionieri austriaci “ospiti” nel manicomio a durante la Grande Guerra.

Pietra in in memoria "prigionieri austriaci, 1917"
Ramazzini particolare pietra ricordo prigionieri austriaci
Padiglione Ramazzini, Volterra ex manicomio
Padiglione Ramazzini, Volterra
Padiglione Ramazzini, Volterra ex manicomio,
Padiglione Ramazzini, Rosa
Ex manicomio Volterra, "Ti regalerò una rosa"
“Ti regalerò una rosa”
Viale che conduce a Poggio alle Croci
Il viale che conduce al Poggio alle Croci
Foto aerea dell'area del Poggio alle croci, Museo Lombroso
Foto aerea dell’area del Poggio alle croci, Museo Lombroso

Charcot

La scalinata che porta allo Charcot
La scalinata che porta allo Charcot
scalinata Charcot
scalinata Charcot
padiglione Charcot
padiglione Charcot
padiglione Charcot, ex manicomio Volterra
Padiglione Charcot

Il padiglione risale al 1927, dal nome del neurologo e neuropschiatra francese Jean-Martin Charcot

it.wikipedia.org/wiki/Jean-Martin_Charcot

Costruito su Poggio alle Croci, inizialmente come colonia agricola femminile. Poteva accogliere fino a 500 ricoverati suddivisi in tre categorie: autosufficienti, pericolosi e affetti da gravi patologie, Nel 1961 venne attrezzato con inferriate per il contenimento dei degenti più pericolosi i “giudiziari” in precedenza tenuti al “Ferri”, pazienti dimessi come “criminali” e classificati come “civili”. E’ stato abbandonato nel 1995.

manicomiodivolterra.it/padiglione-charcot/

padiglione Charcot, insegna
Charcot particolare ingresso con insegna
padiglione Charcot, Volterra
Il fondatore di “Esplorazioni Urbane” Massimiliano Rossi a sinistra e la guida e vicepresidente della onlus “Inclusione graffio e parola”, Claudio Grandoli, davanti al padiglione Charcot
padiglione Charcot, Volterra
padiglione Charcot, Volterra
padiglione Charcot, Volterra, retro
Charcot retro
padiglione Charcot, Volterra, particolare bifora
Charcot particolare bifora
padiglione Charcot, Volterra, particolare finestra
Charcot, finestra con inferriata
padiglione Charcot, Volterra
Charcot, finestra con rete e interno
padiglione Charcot, Volterra
padiglione Charcot
padiglione Charcot, Volterra, esterno
Charcot giardino
la scalinata che porta ai padiglioni Maragliano e Ferri
la scalinata che porta ai padiglioni Maragliano e Ferri

Maragliano

padiglione Maragliano, ex manicomio Volterra

Costruito nel 1931, per ospitare pazienti di patologie mentali sofferenti di tubercolosi.

it.wikipedia.org/wiki/Edoardo_Maragliano

manicomiodivolterra.it/padiglione-maragliano/

padiglione Maragliano, ex manicomio Volterra
padiglione Maragliano, ex manicomio Volterra

Ferri

padiglione Ferri, ex manicomio, Volterra
Padiglione Ferri

Iniziato a costruire nel 1930 e inagurato nel 1933, è stata una delle prime “sezioni criminali” in Italia collocata in un ospedale psichiatrico. Ospitava solo degenti di sesso maschile, autori di atti criminosi e riconosciuti sofferenti di patologie psichiche, identificati come “giudiziari”. Arrivo ad avere più di 1000 ricoverati nel 1939.

manicomiodivolterra.it/padiglione-ferri-giudiziario/

padiglione Ferri, ex manicomio, Volterra
padiglione Ferri
padiglione Ferri, ex manicomio, Volterra
padiglione Ferri, cortile interno

Il Ferri ha ospitato Nannetti Oreste Fernando noto come N.O.F.4 (N come Nannetti, O cone Oreste e F come Fernando, 4 come il numero dei padiglioni dove era stato ospite), autore nella sua permanenza del graffito composto lungo il muro dell’edificio, ora coperto con una tettoia. Il graffito originale era lungo 180 metri con altezza variabile da 80 a 150 cm. allo stato attuale ne restano solo 53 metri in degradazione.

padiglione Ferri, ex manicomio, Volterra
padiglione Ferri, cortile
padiglione Ferri, ex manicomio, Volterra
Ferri, cortile, visibile la tettoia di protezione per i grafiti di NOF4
Ferri, cortile, visibile la tettoia di protezione per i grafiti di NOF4
padiglione Ferri, ex manicomio, Volterra
padiglione Ferri, finestra con inferriata
padiglione Ferri, ex manicomio, Volterra
padiglione ferri, finestra
padiglione Ferri, ex manicomio, Volterra cortile esterno
Ferri, cortile
padiglione Ferri, ex manicomio, Volterra
Ferri, writers
padiglione Ferri, ex manicomio, Volterra
padiglione Ferri, ex manicomio, Volterra, bifore
Ferri, trifotra

Vedi anche:

Da tempo le parti interessate e le istituzioni cercano una soluzione per quest’area e i suoi storici immobili per salvarli dalla totale decadenza, le soluzioni non sono semplici e tanto meno economiche, ci auguriamo che scelte che saranno fatte riusciranno in parte a salvaguardare questo patrimoni storico culturale.

https://www.iltirreno.it/pontedera/cronaca/2023/01/14/news/poggio-alle-croci-coinvolta-anche-la-soprintendenza-per-evitare-il-flop-1.100222945


Giardino ingresso ospedale

Volterra, giardino ingresso ospedale, panchina
Panchina giardino ingresso ospedale
istallazione manichini nel giardino del ospedale
istallazione manichini nel giardino del ospedale
Manichino su panchina
manichino, particolare

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